Aprile 2023

Hospes 46.
Pazienti non oncologici: fiorisce un nuovo approccio di cura in hospice

Esploriamo le diverse potenzialità dei fisioterapisti che operano in cure palliative e capiamo come si sta evolvendo il loro ruolo di professionisti della riabilitazione. In evidenza un'ampia riflessione di Ignazio Causarano sulle nuove sfide delle cure palliative nate con l'allargamento della disciplina a una più vasta gamma di patologie non oncologiche. In chiusura, presentiamo la nuova edizione di do ut do e la pubblicazione "Fragilità", realizzata per l'occasione, dove è possibile trovare spunti di riflessione sul tema cui è dedicato il progetto.

In questo numero

Cura

Noi fisioterapisti diamo un senso nuovo alla parola ri-abilitare

Impedire la frammentazione dell’individuo mentre le singole funzioni vengono meno. Creare nuovi canali di comunicazione attraverso un “orecchio tattile”. Rendere il paziente un protagonista attivo. Marco Vacchero, fisioterapista della Fondazione FARO di Torino e coordinatore del Gruppo di lavoro dei Fisioterapisti della SICP, esplora le tante potenzialità di questa disciplina nell’ambito delle cure palliative.

Cura

Pazienti non oncologici: perché i palliativisti “devono esserci”

L’intensità del bisogno e non la cronologia della malattia come principio che guida l’allargamento delle cure palliative a una più ampia gamma di patologie. Il nuovo scenario e le nuove sfide delle Cure Palliative Simultanee secondo Ignazio Causarano, Direttore dell’Unità Cure Palliative-Hospice dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda Milano.

Incontri, Solidarietà

La fragilità che ci rende forti

La trasparenza delicata del vetro modellato dall’artista Joan Crous interpreta il tema guida dell’edizione 2023 di do ut do, progetto a sostegno della Fondazione Hospice Seràgnoli. E diventa spunto per una riflessione allargata su come questa caratteristica intrinseca dell’essere umano possa diventare elemento evolutivo di una nuova società che abbia al centro la delicatezza e la cura.

Solidarietà

Fràgil si svela ad Arte Fiera

Le sei sculture in fusione di vetro di Joan Crous presentate a Bologna nell’allestimento progettato da Michele de Lucchi, che aggiunge nuove chiavi di lettura all’opera.

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La fragilità che ci rende forti

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