Attraverso i tanti ritratti che Nino Migliori realizza nel corso del tempo è possibile riconoscere
l’evoluzione del suo linguaggio e capire che i generi fotografici sono per lui un pretesto da cui partire
per trovare e sperimentare nuove possibilità di visione e di narrazione.
Oltre alla luce, Migliori riprende sempre nelle sue ricerche il tempo, inteso come fattore che segna la
realtà e permette alla fotografia di formarsi, la materia, corpo del reale e dell’immagine, e infine la memoria, come traccia stratificata in divenire.
Dal 2016 al 2021 realizza i ritratti che sono presenti in mostra e nel catalogo che l’accompagna.
In questo lavoro si evidenzia ancora una volta l’elemento gestuale, al di fuori del mezzo fotografico, il
tempo, determinato dalla bruciatura del bastoncino di legno, la materia, quella del volto ritratto che
riflette la luce in modo diverso rispetto alle superficie delle sculture in marmo o in terracotta.
Quelli di Migliori sono ritratti dell’interiorità, che si manifestano attraverso la luce e l’ombra, il bianco e il nero. Il fiammifero acceso, che tiene in mano e muove con velocità diverse intorno al volto del soggetto
mentre lo ritrae, diventa l’unico riferimento al mondo esterno, al divenire delle cose.
Doutdo presenta:
NINO MIGLIORI Via Elio Bernardi, 6
Ritratti alla luce di un fiammifero
1-31 luglio 2021
Museo Civico Archeologico
Via Dell’Archiginnasio, 2 – Bologna
La mostra è organizzata in collaborazione con il Museo Civico Archeologico – Istituzione Bologna Musei, negli spazi della Sala Mostre. Tutte le fotografie esposte sono contenute in un Libro d’Artista, in copia unica, firmato da Nino Migliori, composto da 12 volumi e un contenitore interamente rilegati a mano. Il ricavato delle donazioni per le stampe, firmate, dei ritratti, per il catalogo e per l’assegnazione del Libro d’Artista sarà interamente devoluto alla Fondazione Hospice.