Cura, Incontri, Solidarietà
Viviamo nel tempo dell’attesa
Estraendo un seme di speranza dalla vicenda complessa e dolorosa del figlio Luca, Fulvio De Nigris ha contribuito a fondare la Casa dei Risvegli Luca De Nigris. Dove il concetto di cura assume nuove dimensioni.
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Incontri
Un pezzettino di anima donato agli altri
Così la mezzosoprano Madelyn Renée, stella della lirica, definisce l’essenza della musica. Quel soffio d’aria che genera emozione, relazione, e fa stare bene. Portandoci in un’altra dimensione governata dall’empatia
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Cura, Incontri
Quando il social è strumento di cura
Cresce la galassia informale di pazienti, caregiver e genitori di piccoli pazienti che cercano nei social network risposte a bisogni ora pratici, ora emotivi. Uno spazio virtuale, eppure reale, all’interno del quale le équipe di cure palliative possono interagire per portare risposte e consapevolezza. L’analisi dello storico del cinema e dei media, Matteo Asti
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Incontri
Formazione e fragilità in dialogo al KUM! Festival
“Incontrare la morte. La cura e la formazione alla fragilità”: la sessione della Fondazione Hospice al KUM! Festival 2024
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Incontri, Solidarietà
La bellezza richiede un lavoro di cura
Preparazione e competenza, ma anche sensibilità, capacità di ascolto, coraggio. Sono tante le assonanze tra chi si prende cura dei capolavori dell’arte e chi delle persone. Un gioco di metafore che abbiamo approfondito con Karole Vail, Direttrice della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.
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Bambini, Cura, Incontri
Così ho capito, in diretta, le cure palliative pediatriche
In 8 minuti il cortometraggio Diretta, promosso dall’Associazione “La miglior vita possibile” di Padova, racconta la notte di ordinaria emergenza di un ragazzo con sindrome rara. Un film che con realismo e ironia è arrivato fino a Venezia in occasione dell’ultima Mostra del Cinema. Un’avventura raccontata a Hospes dall’autore e regista, Paolo Borraccetti.
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Cura, Incontri
Per passare da cultura a cura, togliamoci gli occhiali
Per superare i bias culturali che ostacolano una positiva relazione di cura con le famiglie straniere dei piccoli pazienti è necessario ampliare le competenze dei palliativisti e le risorse multidisciplinari delle équipe, dalla mediazione interculturale all’antropologia, fino all’etnopsicologia.
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